Berté svela la morte della Martini
E accusa il padre Giuseppe
Loredana Berté racconta la sua verità shock e accusa il padre della morte della sorella Mia Martini, avvenuta il 12 maggio 1995. L'artista racconta di aver notato che Mimì "era piena di lividi". Il motivo? "Magari si è fatta uno spinello, e lui è entrato e l'ha massacrata". Poi l'incontro col genitore nella camera mortuaria, quando la Berté l'ha accusato "dai cazzotti che mi ha dato io sono cascata nella bara di Mimì, che era aperta".
Il racconto è stato raccolto da La Repubblica come anticipazione di una lunga intervista che Loredana Berté ha rilasciato alla rivista Musica Leggera. "Ho saputo che Mimì era andata due giorni dal padre (a Cardano al campo, ndr), - racconta Loredana - che non vedeva da 40 anni. Lui le ha dato un appartamento del c..., dove non c'era niente. C'era un materasso steso per terra e basta. Mimì si lamentava, diceva che quel posto faceva schifo e che non ci sarebbe rimasta. C'è stata in tutto tre giorni: uno da viva e due da morta (...) poi quando l'ho vista dentro la bara, era massacrata, piena di lividi".